La foto del mese

La foto del mese
FOTO: Vjj by Kiki

lunedì 31 marzo 2008

Per te stesso ugualmente t'amerei.


Dalla mole di ricordi concatenati e imprevedibili che questa sera si affacciano alla mia mente, inizio a sospettare un'indole senile niente promettente... cioè: come mai? Mi sveglierò domani? (faccio corna puntando sul monitor)... ma sì, sì! Ho troppe cose da fare domani. Devo svegliarmi per forza.
La vita mi riserva ancora molte sorprese, come quelle gocce adagiate sui tuoi occhi... parlarti, parlare al mio dolcissimo torturatore... a colui che senza scrupoli, cuscino alla mano, mi faceva restar afona dalle schigghia che facevo ['che tanto la mamma non ti sente (ahahah)].
Parlarti e sentire che un po' del mio dolore veniva a sgravarsi ... 'chè tu lo stavi raccogliendo perchè non mi asfissiasse!... così parafrasando Sbarbaro io vorrei solo che sapessi che...

Fratello, se anche tu non fossi il mio fratello, per te stesso egualmente t’amerei.

venerdì 28 marzo 2008

In biblioteca.

Uomo (con una bomba a mano ananas [finta, spero] sotto il cavo ascellare si avvicina sorridente ad una Bionda un po' svogliata che chiacchera con altri due uomini): Buongiorno! Hai visto? (e gli mostra il simil-ordigno) La devo ancora montare però!
Bionda (con aria tra il risentito e l'indifferente [e non chiedetemi come possa fare ad assumere l'una e l'altra "aria" contemporaneamente]) Ciao! (e gli strappa di mano l'ananas, poi si rivolge al pubblico come a cercare consensi [NB: pubblico maschile! L'unica altra donna nel raggio di 2 metri ero io e mi mostravo intenta alle mie letture]) Guardate! E' grande come il cervello di voi uomini!
Uomo (senza troppo offendersi): e il vostro allora? è delle dimensioni di questa linguetta! (accenna una smorfia [giuro!], poi sorride con gl'altri due astanti, tutto orgoglioso per la battuta fatta, gira i tacchi e se ne và!)
Bionda (senza aggiungere altro, lo segue)

IO: (rimasta sola, penso) come si spiega che uno và girando con una simil-bomba a mano sotto braccio? ...ma sopratutto, come spiegare l'imprudenza del voler a tutti i costi prendere per il culo uno che gira con una simil-bomba a mano sotto braccio?

giovedì 27 marzo 2008

Come a dire: non abbassare la guardia!



[...] Le masse non si fanno manovrare, dicono i giovani rivoluzionari di oggi: e c'è da meravigliarsi che lo pensino, se per loro il nazifascismo è già esperienza storica, scotto già pagato e giudicato; mentre non meraviglia lo pensasse, nel 1933, un giovane di ventisei anni. [...]


La scomparsa di Majorana, Leonardo Sciascia.

venerdì 21 marzo 2008

Vado... ma torno!


Siamo giunti all'ennesima pausa-blog. Siamo arrivati anche per quest'anno alla Pasqua.
Questa festività religiosa ha avuto da sempre su di me un "effetto maggiore" del Natale. Non sò dire il perchè. La Passione del Cristo impressionava non poco la mia immaginazione di bambina (e lo fà tutt'ora)... e dovevo forzarmi spesso, per non scoppiare in pianto durante la funzione religiosa.
Il dolore ha fatto paura anche a nostro Signore, pensavo... chissà come si sentiva non capito... quanta forza ci vuole per accettare, prima, e affrontare, poi, il proprio destino!
Ed io che del Destino ho avuto sempre un po' paura (così ineluttabile e imprevedibile com'è), provavo un'incommenssurabile ed incontenibile pietà.

Sulla scia di questi ricordi (che spero non vi abbiano rattristati, non devono! Infondo la Pasqua è luce, è vita nuova, è speranza...tutte cose positive!!!) vi lascio... vi auguro una felice Pasqua e vi prometto di tornare presto!

giovedì 20 marzo 2008

Sorridete!


Ed ora so ch'era la primavera (in un sorriso... rinascere...)
dai mille fiori dei suoi modi amabili.
E in quel calore e nella sua raggièra (in un sorriso... rinascere...)
ho percepito che un sorriso ha una forza piena.
E in quell'ebbrezza di fragranza vera (in un sorriso... rinascere...)
ho ben capito che un sorriso può fare molto.

Uhh, se il mondo lo sapesse...
Uhh, se il mondo ne scoppiasse...

Il Sorriso - Marlene Kuntz.

Dalla notte trascorsa tra incubi e pensieri pesanti, girandomi e rigirandomi nel letto di marmo su cui le mie ossa sembravano schiacciarsi, non avrei mai scommesso che la giornata di oggi potesse riservarmi tanta gradevole leggerezza... tiepida l'aria, lunga la passeggiata tra amiche. Camminare tra la gente per il gusto di scontrare le spalle, incontrare gli sguardi e chieder scusa in un sorriso... sorrisi immotivati e pieni... immotivati ma irrefrenabili.
Sorrido e non lo nascondo, i pensieri sono tanti, le priorità sono altre, ma oggi è il primo giorno di primavera, sorridiamo! Per tutto il resto c'è tempo... c'è tempo...

lunedì 17 marzo 2008

Sulla rinnovabilità come strategia di sopravvivenza.

Ieri sera, dopo Fazio Fabio, ho continuato la mia serata della Domenica sulla rete3 (generalmente comincio da "Per un pugno di libri" col simpaticissimo Neri, per finire, finchè la palpebra regge, a "Parla con me"), 'che dalla Domenica scorsa è ripreso Report ed io lo seguo sempre con molto piacere. Questa Domenica l'inchiesta di Michele Buono e Pietro Riccardi, aveva titolo "L'altro modello".
Energie rinnovabili (eolica e solare, per esempio) come forme alternative a quelle odierne, prima tra tutte il "RE PETROLIO" di cui pensiamo non si possa fare a meno ma che in realtà a meno... si dovrà fare per forza! (almeno, questa è la mia idea).
Io a quest'idea ci penso da un po' e nel mio piccolo provo a cambiare le mie azioni per correggere la traiettoria delle reazioni. Dico nel mio piccolo, perchè già la realtà cittadina non aiuta l'educazione del cittadino stesso (basti pensare che, almeno sotto casa mia, la raccolta differenziata è una scelta... e chi la sceglie lo fà senza ricevere assicurazione della perpetuazione nella catena, cioè... chi raccoglie fà un tutt'uno e addio differenza?)
Personalmente ho molto da studiare a tal proposito, voglio saperne di più... perchè voglio cambiare le sorti del pianeta! Sì... io! Puntino alle pendici del vulcano, io, voglio che il salvabile sia salvato e credo nella priorità della cosa... anche se per i nostri cari politici priorità non è, se non c'è un programma fisso (cioè approvato e sostenuto dall'una e l'altra fazione) che faccia crescere la ricerca e la sperimentazione in questo campo!
Vi confesso una "fesseria" che però mi ha colpita: nel mio viaggio a Dublino, città che ribadisco splendida, ho notato un "cattivo costume" diffuso, chiamiamolo così... lo spreco del cibo!
Più di una volta ho visto gettar via piatti colmi di carne o pesce aquistati poco prima e poi inspiegabilmente abbandonati (e badate, io stavo mangiando le stesse cose! Non era perchè erano cattive!).
Ora, il succo e questo: nella nostra società la regola è acquistare, consumare... di più, di più, ancora... ed in questa falsa fame non riusciamo ad esser mai sazi e appagati... e lo spreco è la diretta conseguenza dell'ingordigia di una nicchia malata in un mondo affamato.

Per chiudere due video. Per sensibilizare la nostra inappetenza-fame convulsiva.


sabato 15 marzo 2008

Live in love.

Ieri sera ho assistito al concerto dei Marlene Kuntz (sito) al Metropolitan di Catania. Io non sono una fan sfegatata, ma apprezzo lo "sforzo" di testi e di sound dei Marlene... ad ogni modo la mia sintetica opinione è: BELLO! (se vi capita, ne vale la pena!)
Il concerto si è aperto con la voce di Cristiano Godano che leggeva, al pubblico accomodato sulle poltroncine rosse della sala ancora del tutto al buio, queste parole che riporto perchè ne possiate godere pure voi. Buona lettura.

"Questo ti farà soffrire, mio povero amore. Il nostro picnic è finito; la strada è buia, piena di buche, e sull'auto il bambino più piccolo comincia a sentirsi male. Un povero sciocco ti direbbe devi essere coraggiosa. Ma qualunque cosa io possa dirti per farti animo o consolarti sarà come una minestrina insipida - tu sai quello che voglio dire. Tu l'hai sempre capito. La vita con te è stata incantevole - e quando dico "incantevole" intendo canti e voli e viole, e quella morbida, rosea "v" nel mezzo, e quelle sillabe sulle quali si incurvava indugiando la tua lingua. La nostra vita insieme è stata allitterativa, e quando penso a tutte le piccole cose destinate a morire, ora che non le possiamo più condividere, sento come se fossimo morti anche noi. E forse lo siamo. Vedi, quanto più grande è la nostra felicità, tanto più sfumano i suoi bordi, come se i contorni si sciogliessero, e ormai essa si è dissoluta del tutto. Non ho smesso di amarti; ma qualcosa è morto in me, e nella nebbia non riesco a vederti... Questa è tutta poesia. Io ti sto mentendo. Vigliacco. Niente è più vile di un poeta che mena il can per l'aia. Credo tu abbia intuito come stanno le cose: la solita dannata formuletta, "un'altra donna". Con lei sono disperatamente infelice - ecco, questo almeno è vero. E penso non ci sia molto altro da aggiungere su questo lato della vicenda.
Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato. Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che stà attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai l'aspetto di una condanna. Perchè, cosa succede? Non ho smesso di amarti, ma poichè non posso continuare a baciare il tuo caro, pallido volto, dobbiamo lasciarci, dobbiamo lasciarci. E perchè? Perchè l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona. Non è il caso di parlare degli harem: io sto parlando della danza, non della ginnastica. O si può forse immaginare un portentoso turco che ami ognuna delle sue quattrocento mogli come io amo te? Quando dico "due", ho già cominciato a contare e non vi è più limite. Esiste solo un numero vero: Uno. E l'amore, a quanto pare, è l'esponente migliore di questa unicità."

"La vera vita di Sebastian Knight", Vladimir Nabokov.



giovedì 13 marzo 2008

Il senso in un istante.

Stanca ma felice, per un cammino lungo e magico, prendo posto sul bus e metto sulle orecchie un po' di musica perchè accompagni i pensieri.

Pioggia sottile, gentile ed impalpabile cade nonostante un sole caldo... è quasi il tramonto e dal verde nei prati fino alla linea blu del mare spunta un arcobaleno. In quel momento iniziano queste note (prego avviare la song)...
boomp3.com
...a poco a poco il cuore mi si riempie di Gioia... gioia di esserci, di poter godere del mondo... tenerezza dei sentimenti, della fortuna di possederli.
E riscopro la dolcezza della meraviglia negl'occhi di una bambina che preme il naso sul finestrino, incredula di tanto e tale incanto di colori.
Mi abbandono, vinta quasi fino alla commozione, "senza utilità"... ma appagata dalla pienezza (labile purtroppo) di un senso.. quello che ogni giorno rincorriamo e puntualmente perdiamo.

mercoledì 12 marzo 2008

Milano-Catania... solo andata.

-L'aereo sorvola il mare e fende l'abbagliante ovatta soffice, mentre il sole bussa caldo e impertinente all'oblò della cabina-

Lui: ah, quanto mi è mancato il NOSTRO caldo sole!
Lei: (sorriso di circostanza)

-pochi istanti di silenzio-

Lui: sono stato a Milano questo fine settimana... lo faccio praticamente ogni fine settimana che posso... sai, a me piace divertirmi e nel mio paesino non c'è mai niente da fare! A Milano invece è tutta un'altra vita!!! Dico bene?
Lei: (altro sorriso di circostanza mentre, alzando le spalle, scrolla la testa come a dire “non saprei...”)
Lui: (imperterrito!) Hai trascorso anche tu il fine settimana a Milano?... ci conosciamo? Mi sembra di averti già vista!
Lei: (sorridente ma già scocciata per l'insistenza del forzato dialogo che la distraeva dai suoi pensieri)... Ho fatto scalo a Milano, dove ho pernottato solo una notte...e... credo di no! Non ricordo di averti conosciuto prima, magari assomiglio a qualcuna che conosci.
Lui: chissà? Eppure... (sempre più interessato) e dove sei stata?
Lei: (rassegnata all'inevitabile) Ho trascorso qualche giorno a Dublino, sono andata a trovare degli amici ed il mio ragazzo.

-Per un po' cala il silenzio, Lei ritorna a fissare le nuvole -

Lui: Io a Milano ho molti amici, quando salgo, nei fine settimana, mi ospita mio cugino, lui è milanese... Usciamo insieme. E' lui che mi ha presentato ad i suoi, ed ora anche miei, amici... se non hai un giro non ti diverti lì...
Lei: capisco... certo, se si hanno degli amici con cui trascorrere le serate è una fortuna!
Lui: sì... noi andiamo sempre in discoteca (fà un nome) vicino all'Hollywood, hai presente?
Lei: No! (secco e deciso)
Lui: vabbè... a Dublino ci sono belle discoteche?
Lei: veramente non saprei... non mi piace frequentarle, quindi non mi sono neppure interessata di informarmi... preferisco buona compagnia, buona musica e...(sorridendo)... una pinta di Guinness.
Lui: ... io invece preferisco la discoteca. Ci incontro sempre un sacco di VIP : Ricucci, Briatore, D&G... questo sabato c'era la Moric... beh, non è mica bella come sembra! Mi ha deluso! (arricciando il naso) E' tutta siliconata.
Lei: (pensando “perchè, non hai mai visto un primo piano di Nina a StudioAperto?”...) ah!(sorriso)
Lui: A Milano si vive bene... io faccio spese lì, compro i vestiti. Recentemente sono stato nel negozio di D&G ed ho comprato una giacca da 1500 euro...
Lei: (pensa:“questo è un folle!!!”...dovrei impressionarmi?)
Lui: Se hai un locale lì i soldi non ti mancano... ogni sera questa gente (vale a dire i VIP di cui sopra) spende un sacco di soldi 1000, 2000 euro... champagne e cocaina! In Sicilia invece non sappiamo fare niente perchè non abbiamo la testa, noi ci basta fregare gl'altri, andiamo avanti per amicizie... col sole che abbiamo noi, i locali potrebbero fruttare molto di più... il turismo dovrebbe essere la nostra forza ed invece siccome siamo stupidi non facciamo niente... i milanesi invece...
Lei: (iniziando ad indispettirsi)... semplice allora! Trasferisciti a Milano!!!
Lui: no, no... in Sicilia c'è un clima invidiabile... eppoi si mangia troppo bene! (sorriso ebete) Dico bene?
Lei: (accennando un sorriso)... di quel che dici condivido solo il 10%... e nemmeno pienamente!

martedì 11 marzo 2008

Il ritorno.

I'm back! Dublino è stata un po' come me l'avete descritta anche voi, ragazzi... vale a dire: emozionante, affascinate, piena di musica e gente allegra.
Il mio ritorno in realtà è datato domenica 9 Marzo, ma mi son concessa qualche giorno per riprendere sonno e ri-collegearmi alla routine.
Nei prossimi giorni riaffioreranno le sensazioni, le immagini e le idee che hanno accompagnato questo viaggio ed allora comincerò a raccontarvi. Per adesso voglio ringraziarvi tutti e suggerirvi (anche se ho letto che alcuni sono già stati o prevedono a breve di andare) un viaggetto in Irlanda!
FOTO: Vjj ad Howth

sabato 1 marzo 2008

Il viaggio.

Non è il mezzo con cui farò il mio viaggio... anche se mi piacerebbe che fosse un on the road col qui presente VW, ma di partire parto!
Vado a Dublino per pochi ma, già sò, piacevolissimi giorni e col furgoncino Peace&Love non conveniva... troppi tratti a nuoto, anche per un pesciolino come me!
Vado e lascio la foto del mese nuova, questo post, alcune scadenze universitarie in sospeso, un paio di libri da finire, Berlusca e Walter nel pieno della campagna elettorale (oddio che dispiacere!!! ;P ), le lasagne della Zia'Ntunell (questo mi spiace vero!) che non gusterò, perchè verranno preperate nei giorni della mia assenza, e le zavorre di ogni giorno (... queste le ritroverò tutte lì al mio ritorno, c'è da scommetterci... ma mi sento già più leggera lo stesso).
Parto sola. E' la prima volta per me. Zaino in spalla, bagaglio essenziale... vado e, non ho messo ancora un piede davanti all'altro che... già non vorrei tornare!!!

see you later...

PS: vi lascio pure una canzuncella... per tenervi compagnia. Appartiene all'album che sto ascoltando in questo periodo... (eppoi, a dispetto delle apparenze, è in tema con il viaggio: dico bene Bateau? sto arrivando, sole in tasca, per rinfrancarti! RESISTI!!!)...
buone cose a tutti!


Visto da qui lo spazio sembra immobile /Come in attesa che cada qualcosa in più. /Crateri che io non avevo visto mai /Dove si annidano i demoni e gli angeli. /Oggi io e te siamo comete instabili, /Luci intrecciate che fendono oscurità. /Le tue braccia io riscalderò /Finché avrò fiato /Io soffierò via le tue nuvole. /Tra tempeste ed eclissi, /Le galassie e i riflussi, /Tra deserti e ghiacciai /Il mio sole, il mio sole, il mio sole /Sarai. /E sono qui a immaginare anche per noi /Un tempo sospeso /Un frammento di eternità. /Quanto di te /Per sempre acceso viaggerà. /Le curvature del tempo /Ci attendono. /Ma se adesso tu /Resti con me finché avrò fiato, /Soffierò via le tue nuvole./Tra tempeste ed eclissi, /Le galassie e i riflussi, /Nei crepuscoli so /Che il tuo sole, il tuo sole, il tuo sole sarò.