La foto del mese

La foto del mese
FOTO: Vjj by Kiki

mercoledì 23 dicembre 2009

giovedì 3 dicembre 2009

Bamboccioni, non disperate.

Un uomo aveva deciso di tirare a sorte tutte le sue decisioni.

Ebbene, non gli accadde maggior male rispetto a quelli che calcolano tutto.


Paul Valéry, Tal quale (1941-43).

martedì 1 dicembre 2009

Novembre è andato

Niente di meglio che questi occhi che i colori di questa foglia...per riscattare un mese di vita mancato e ritornare ad esserci nella maniera più trasognata possibile...

giovedì 22 ottobre 2009

Un giorno perfetto...

Ieri m'è sembrato di vivere il mio giorno perfetto alla Ozpetek.
E' strano... un anno dopodomani il mio giorno perfetto sorgeva col sole e di tutte queste nuvole non v'era neanche sentore.


Canzone per te... che ti sei perso nell'Universo.

martedì 13 ottobre 2009

Siracusa ascolta: è così che stanno le cose! (dedicata alla parte "wow" di siracusa)



Figlia dei fiori/punk/fumetto giapponese/quella che ascolta musica che conosce solo lei (anche se sono tutti artisti internazionali, si badi!)/quella che non sà abbinare i colori/quella troppo colorata/ troppo poco truccata/quella sempre in jeans...ma mettiti un po' in tiro! (ma mettitici tu!)/quella che parla poco/ quella che "hai un sorriso per tutti ma che cazzo! devi essere più cattiva"/etc etc...

QUELLA CHE, SAI CHE TI DICO?, QUASI QUASI... OGNI GIORNO... PRENDE UN PO' COSCIENZA DELLA PROPRIA
ANOMALIA (E DI QUELLA DELLA SUA CERCHIA DI AMICI) E SE LA GODE!!!

domenica 27 settembre 2009

è proprio vero:gli amici sono i fratelli che puoi sceglierti!



Alle mie sorelle sparse per l'oceano... e a chi si sente il fuoco dell'amicizia ardere nel cuore.

PS. Domenica è stata una giornata bellissima!

This is your moment...

Delle volte lo sconforto è così grande che temo di non farcela a resistergli, e che ci sprofonderò dentro, e che sarà peggiore di questa sensazione claustrofobica che mi opprime.
I miei non sono demoni nuovi al mondo.
Semmai sono io che mi trovo a confrontarmi da poco con essi.
Dice che tutto questo mio soffocare e arrovellarmi è segno di una indecisione tra la moltitudine delle strade possibili che mi si figurano davanti: famiglia? lavoro? dove vuoi sfondare?... notorietà, appagante successo? oppure anonimato ma ricchezza di giorni che promettono felicità?
Quale steriotipo vuoi essere?
Devi solo scegliere!
Ma non è così! Non basta scegliere! Non basta volere le cose per farle. O per lo meno, io non ci riesco.
Talmente mi sento frustrata nella mia impotenza, che evito di formulare alcuna analisi della situazione da mesi.
Vjj è dispersa. Perchè questo è il suo momento e lei sente scivolarlo via.

sabato 8 agosto 2009

Per condividere con voi la relatività del mondo...



...che il punto di vista dipende anche da che latitudine/longitudine osservi. Buon Agosto a tutti!

giovedì 16 luglio 2009

Non abbassate la guardia.

Si nutrono della nostra ignoranza!
Cercano i nostri occhi, si ripuliscono l’immagine per attirare la nostra attenzione.
Non credetegli mentre si professano LA SOLUZIONE di ogni cosa, non è così.
Usano argomentazioni controverse per eludere le domande…SONO FURBISSIMI, puntano alle nostre debolezze!
Puntano alla nostra pigrizia, alle difficoltà che attraversiamo e ci assorbono i pensieri... ne parlano tanto, perchè non ce ne dimentichiamo... si dicono vicini a noi. Non lo sono!
Non abbassate la guardia.
Loro sono dappertutto… ma noi siamo di più!


Per chi ha un po' più di tempo e buona volontà...buona lettura.

lunedì 13 luglio 2009


segnalazione by bateau

venerdì 5 giugno 2009

Ogni volta che c’è ciauro di partenza la mia mente si rincuora e il mio cuore sanguina.


MARE: a cosa pensi tutto scuro?
SCOGLIO:
al sassolino di me che presto porterai via… via, come gli altri.
MARE:
suvvia! C’è da star lieti, andrà per mare, crescerà smussando i suoi spigoli e un giorno verrà raccolto, come trofeo sull’arenenile di una bellissima costa da quanche bimbo e lo farà felice…
SCOGLIO:
lo so, farà felici tanti…così come ha sempre fatto con me.Te lo affido, sperando che non torni mai indietro.


Dialogo fantastico per una micia che parte a progetto…e che mi mancherà, come già mi manca da quando non abita più dall’altra parte del cartongesso.

giovedì 4 giugno 2009

LA CANZONE CHE MI PASSA PER LA TESTA...

CLICCARE PER REPERIRE LA SONG CHE MI GIRA PER LA TESTA

ps: non è che non sò più come si posta sul blog da you tube... ma non si può!
buon'ascolto!

venerdì 1 maggio 2009

Il risveglio


In tutto questo tempo in cui ho riposto la penna, di tanto in tanto mi assaliva la voglia di scrivere.
Avrei voluto scrivere del G8 a Siracusa, di come la mia città si sia "atteggiata", delle cazzate che ho visto sorgere per la grande occasione... e delle opere che aspettavamo da 30 anni e che, magicamente, in 3 mesi sono state realizzate.
Avei voluto parlare del terremoto dell'Abruzzo, di come mi sono sentita vicina a quei ragazzi... ricordo poco del terremoto del 90... anche quello arrivò di notte, demolì le case ma ci lasciò illesi.
Ecco avrei voluto... ma non ho! Ragione per cui non mi pare il caso di farlo adesso e non mi sento neppure del tutto guarita da questa specie di formicolio che ancora mi intorpidisce.
Bene o male provo a reagire infatti anche per questo mese non sono mancata all'appuntamento. Questa volta l'autore della foto sono io-me-medesima.

PS: ma voi nella manona della foto del mese che ci vedere? Io in quella manona ci vedo la rabbia repressa di Vjj-KingKong che aggredisce la vita per afferrarla e tenersela stretta stretta, 'che la vita è così effimera!(mi ripeto, lo sò, ma lo faccio per ricordarmelo-velo).

Al prossimo risveglio ;-)

venerdì 20 marzo 2009

When the routine bites hard and ambitions are low


Quando pensate a qualcuno che si lascia andare a cosa pensate?

Alle pantofole, la vestaglia, la barba lunga e le macchie di sugo che ravvivano lo sciatto biancume della maglia di lana che andrebbe lavata (o bruciata, oramai)?Avete quest’immagine? La vedete?

Eccomi!

Al posto delle pantofole i miei inseparabili anfibi, gli abiti li cambio ancora di giorno in giorno ed abbino i colori (ancora) e pur sempre a mio personalissimo gusto, ma lascio lunga la lista delle mail che non scarico né leggo ormai da settimane, mi collego di rado su msn, evito di registrarmi su facebook, ho scordato la mia password su skype. Lavoro la mattina, lavoro il pomeriggio, lavoro anche la sera, per tornare a lavoro il mattino dopo con un po’ meno lavoro… che poi si aggiunge dell’altro lavoro e non finisco più di lavorare!Ho perso la verve, non trovo parole che mi conquistino, non scrivo e parlo pochissimo. Sorrido raramente… soprattutto negli ultimi tempi mi accorgo, guardandomi, di non essere più la stessa…. Eppure non stò male. Non stò bene. Direi che non so nemmeno come stò. Non voglio indagare neppure a riguardo, per non scoprire la verità.

Ogni tanto mi assale la rogna di chi sente di sprecare.

Ogni tanto penso che se non avessi i miei genitori potrei benissimo alloggiare sotto un ponte e vestire di foglie di fico (e ciò che mi preoccupa di più di questo pensiero è la penuria di ponti nel siracusano).

Altre volte ringrazio il Cielo di avere almeno una timidissima speranza che un giorno guadagnerò abbastanza da poter vivere affianco al mio uomo, pagarmi una casa, pensare di avere un figlio e tornare a sognare… che sognare è roba da gente piena di fiducia! Quindi non per me… che dispero che l’Italia svolti e, nei periodi di pessimismo cosmico, anche che il mondo svolti.Niente più credito a nessuno! Nemmeno alla Imprevedibilità della Vita. Si faccia da parte pure lei.

C’è crisi. È un periodo di depressione … non solo per l’Economia!

domenica 22 febbraio 2009

Ultima.

E' arrivata prima di quanto pensassi quest'ultima domenica di Febbraio. I pensieri mi si affollano in testa come se volessero gareggiare per far da protagonisti su quest'ultimo post domenicale, come se avessero paura di non avere un' altra chance per venire a galla... come se temessero che non ci saranno altri post. Ma non è così, di post ce ne saranno, magari anche scritti di domenica...
Sì! provo a rassicurarli, io concedo, per mia natura, sempre una chance, non tengo sù il broncio per più di 2 mesi (nei casi gravissimi) e ritengo (anche a torto, lo ammetto) che ci sia sempre qualcosa di importante e profondo in ogni riflessione, Non temete! Ma non mi ascoltano i pensieri, e spingono!
Ne viene fuori una cozzaglia di sensazioni in cui si mescolano la piacevole domenica appena conclusasi, piena di colori, sapori e piena di Batò, con l'immenso disprezzo che ultimamente mi cova in petto per la violenza e le disparate ingiustizie che ancora oggi campano su questo mondo... maledette malerbe! Ma non riesco a spiegarmi meglio! La pressione e troppa, devo aspettare un po'... il tempo di rassegnarmi al fatto che mi estinguerò io e la mia (eventuale) discendenza prima che certe cose smettano di esistere sotto il sole.

domenica 15 febbraio 2009

La domenica delle chiacchere.

Sono le 7.30 del mattino di un giorno particolare,che poi, particolare lo è solo agl’occhi degl’amanti, per gl’altri è un sabato mattina qualunque.La Sig.ra Rosina inforca le pantofole e vede andar via le spalle del marito Raimondo.Sono le 7.55 quando Raimondo corre in strada inseguito da Rosina che brandisce un vaso con su una piantina grassa che, per fortuna di lui, è di quelle gentili e non mette su spine.Alle 7.57 la piantina finisce sulla testa di Raimondo e nel frattempo sopraggiunge la polizia avvertita dalla figlia che assiste attonita all’epilogo dei loro continui litigi.Passa il sabato degli amanti e arriva la domenica delle chiacchere. La gente in piazza sussurra sotto voce della strana fine di Rosina e Raimondo…Non sappiamo cosa abbia scatenato la furia della donna, cosa abbia incrinato il loro rapporto ma questa storia dimostra che in amore non sono sempre tutto rose e fioricerte volte sono vasi!

domenica 8 febbraio 2009

La domenica di Paola.


Avevo 6 o 7 anni quando mi innamorai della prima donna che non fosse mia madre.
Paola, era il nome di quel viso illuminato da continui sorrisi che mi stregavano.
Aveva 20 anni, lei. Era bellissima, almeno, lo era per me.
I capelli ricci e corti che le incorniciavano il viso, le labbra abbellite da un po’ di rossetto, i jeans e un fare simpatico la rendevano ai miei occhi un simbolo di femminilità verso cui tendere. Chissà se lei aveva capito che scimmiottavo tutto ciò che le vedevo fare e che non l’avrei più dimenticata?
Era la zia della mia vicina di casa, la sera usciva con gli amici ed il suo il ragazzo, il cui solo nome le faceva brillare ancor più gli occhi. Studiava psicologia all'università e mi raccontava che le sarebbe piaciuto lavorare coi i bambini un giorno . Io la guardavo salire in macchina dal balcone, e cercavo di immaginarmi ai miei 20 anni, chissà se sarei diventata come lei?… bella, solare e piena di vita.
E adesso che ne ho 29 di anni, una vita da vivere, tanti progetti portati a termine e tanti altri che si affacciano timidi nei miei pensieri, Paola ce l’ho ancora dentro. Il suo viso è sfocato ricordo, il suo sorriso no. Ma ciò che non dimentico di lei è la sua domenica, al mattino presto, quando ci ha lasciati morendo soffocata e trafitta dalle lamiere di un’automobile troppo veloce di ritorno dalla discoteca. Epilogo che non ha niente di "sensazionale"… già sentito di molte vite, si potrebbe pensare… ma mai sufficientemente accetabile e sempre dolorosissimo.

Ecco, oggi ho pensato a quella domenica mattina di primavera, quella in cui per la prima volta capii cos’era la vita incontrando la sua ombra, la morte.

domenica 1 febbraio 2009

Una domenica a chicchi


Sfatiamo il falso mito Sicilia = sole mare e donne baffute! (oddio, magari qualcuna baffuta sì) O_o
Oggi Sicilia = tempo pazzo e chicchi di gelo sulla testa!

PS: si nota che alla lunga mi si sta atrofizzando l'intelligo a furia di lavoro-mangio-letto letto-mangio-lavoro? Proverò a dare di più alla prox. SALUTI

PPS:
almeno però ho messo la nuova foto del mese.


domenica 25 gennaio 2009

Domenica con sole

Le palpebre si strizzano per evitare l’inevitabile, che in quanto tale, non demorde e bussa ancora sugl’occhi: è una domenica di sole. Tu sei ancora sotto le coperte, ma sai benissimo che è così perché dalle persiane (chiuse male) è penetrato un raggio di luce che illumina la tua stanza-caverna. Così l’idea di sprecare anche una sola ora delle poche di luce che l’inverno concede scuote il tuo IoA: “alzati, non poltrire, non lo vedi che giornatona che è uscita?” urla l’IoB all’IoA, che intanto chiede “ma che ore sono? Mi pare di aver sentito il gallo dei vicini…”. “Sono le 8.30 pelandroneee! Dai-dai-dai-dai alzati, lavati, vestiti e andiamo al mare!”. Al solo figurarsi dei colori che si celano nelle vocali della parola mArE, gli Io si sciolgono e si fondono in un paio di minuti, e ti ritrovi in macchina con una strana speranza ad alimentare il battito cardiaco.

Arrivata a destinazione, metti un piede fuori e poi l’altro e poi… t’investe la brezza! Mentre passeggi un po’ dispiaciuta d’inficiare il lavoro del vento e delle onde che hanno levigato e compattato granello per granello tutta la spiaggia, ti compiaci della irripetibilità di quella sensazione e lasci che ogni conchiglia ti stupisca. Poi ti siedi un attimo, fai un po’ di disegni stupidi sulla sabbia umida, prendi il ciottolo più bello che hai trovato lungo il percorso fatto e che avevi messo in tasca, ti concentri e, mentre lo stringi forte tra le dita, ci riversi dentro tutti i pensieri che ti assillano, tutta la paura che hai di tornare a casa e svegliarti che è ancora un Lunedì a trainarti (e non viceversa). Allora prendi la mira e lo lanci, provando a fare più rimbalzi sul pelo dell’acqua che puoi e mentre questo affonda tu stai già muovendoti per tornare sui tuoi passi.

domenica 18 gennaio 2009

Il post della domenica


Salve a tutti cari amici, oggi voglio inaugurare una nuova rubrica, meglio dire un mini appuntamento, su questo blog derelitto che attende di rinascere in un contratto adsl e/o qualsiasi altro modo.

Fin’oggi l’unico appuntamento fisso è stato quello de “LA FOTO DEL MESE” che, dato il piacere che mi procura, da quando ne ho dato il via, non ho mai più abbandonato (e per una incostante quale sono, è un traguardo significativo). Oggi prendo un altro impegno pubblico: IL POST DELLA DOMENICA… da questa all’ultima domenica di febbraio mi premurerò di raccontare le domeniche viste da Vjj. Vi piace l’idea? A me sì.

Partiamo da una definizione, credo condivisibile, di DOMENICA.

La Domenica è il girono del riposo. Almeno lo era. Oggi il business comanda e chi c’ha da lavorare con il riposo altrui, non conosce domenica.

Personalmente il mio riposo inizia dal sabato pomeriggio. Come avrete capito ormai, ho trovato un lavoretto con cui tengo la mente impegnata mentre aspetto che a qualcuno freghi qualcosa che ci sia una nuova laureata in giro. La domenica diventa quindi l’unico vero giorno di ozio per me…ma non è stato sempre così. Data la mia predisposizione genetica all’ansia e la tendenza alla perfettibilità (per altro, mai nemmeno sfiorata), le mie domeniche, dai 6 anni in poi, erano esclusivo preludio al lunedì scolastico. E allora dajè a ripassà. Nulla è cambiato con l’Università. Il tempo era meglio gestito ma se l’esame incombeva… addio vita sociale. E oggi che tutto questo sembra lontano anni luce, mentre, occhiali da sole fissati sul naso, contemplo lo sfavillare del mare sorseggiando caffè con panna (‘fanculo pure alla linea!), mi dico: sei stata una pazza! Meno male che la vita ti ha concesso questa nuova possibilità! E ringrazio.

martedì 13 gennaio 2009



lunedì 12 gennaio 2009


Siracusa è la mia città. Siracusa è la mia gabbia dorata.

Ho lasciato Catania col magone, che quasi non pensavo di riuscire a sopravvivere.

Sono approdata a Siracusa perché qui mi si offriva un lavoro, qui c’è la mia famiglia, qui è prigioniero della disoccupazione anche il mio amore. Che sarà mai? Mi sono detta… ed ho ripreso la vita da dove l’avevo lasciata. Ma il dispiacere di dover riarrangiare i sogni sul volere degli eventi non mi lasciava pace. Poi ieri mattina, scendendo dal Belvedere, mentre attraversavo le mura dionigiane… mi si para davanti una festa di luce. Il sole riflesso sul golfo di questa città stretta e, in quel momento anche le fredde coperture plastiche delle coltivazioni in serra mi sono apparse bellissime. E mi sono sentita fortunata per la storia che mi circonda e la bellezza che fa meno amaro il mio soggiorno qui. Mi consolo di bellezza, di luce e di vita ho pensato, e le budella aggrovigliate si sono rilassate, come non avveniva da mesi ormai. Eccomi: aspettando condizioni migliori per ridestare i proggetti sopiti.

PS: qui ci vorrebbe qualche punto di vista alternativo del mio compaesano Enzo…