Che percosso d'amor, nè mai più forte
Sprezzò l'infausta vita,
Nè per altro signore
Come per questo a perigliar fu pronto:
Ch'ove tu porgi aita,
Amor, nasce il coraggio,
O si ridesta; e sapiente in opre,
Non in pensiero invan, siccome suole,
Divien l'umana prole. [...]
Non in pensiero invan, siccome suole,
Divien l'umana prole. [...]
Canti, Giacomo Leopardi.
Sentimento sfuggevole e per lo più indomabile. Per carpirne il lato oscuro basta leggere i sopraccitati versi.
Bene primario , generalmente sintomatico di Vita stessa (e non a caso, secondo me, Buccio, cioè Leopardi per i meno in confidenza, lo fà fratello della Morte, legato ad essa quasi indissolubilmente, come è poi per la Vita che si definisce entro i confini della negazione di essa stessa).
Ne siamo capaci, nelle forme e nelle proporzioni a noi più congeniali e quindi più diverse, tutti! La capacità di "sintetizzare" Amore è nel nostro corredo genomico da sempre.
Nessuna intolleranza! Semmai trascuratezza! Che ci porta a sottovalutarlo o ridimensionarlo relegandolo al ruolo esclusivamente romantico del suo essere sentimento, privatizzandolo, quantificandolo, sopprimendolo se non ricambiato.
L'egoismo dei nostri anni sta uccidendo l'Amore... 'che se non è adesso e subito, sembra non valer la pena. Ne fa le spese chi nasce e non lo conosce, 'che non gli viene insegnato a cercarlo nei posti giusti, e si perde nella sua ricerca, perde la vertigine che ti sconquassa quando impari a dialogare con esso, la soddisfazione di aver sentito oltremodo, altre il tuo stesso limite... perchè l' Amore è in tutto, è tutto, è il tutto che giustifica la Vita.
...ecco, in qualche modo ho voluto mantener la parola data.
Bene primario , generalmente sintomatico di Vita stessa (e non a caso, secondo me, Buccio, cioè Leopardi per i meno in confidenza, lo fà fratello della Morte, legato ad essa quasi indissolubilmente, come è poi per la Vita che si definisce entro i confini della negazione di essa stessa).
Ne siamo capaci, nelle forme e nelle proporzioni a noi più congeniali e quindi più diverse, tutti! La capacità di "sintetizzare" Amore è nel nostro corredo genomico da sempre.
Nessuna intolleranza! Semmai trascuratezza! Che ci porta a sottovalutarlo o ridimensionarlo relegandolo al ruolo esclusivamente romantico del suo essere sentimento, privatizzandolo, quantificandolo, sopprimendolo se non ricambiato.
L'egoismo dei nostri anni sta uccidendo l'Amore... 'che se non è adesso e subito, sembra non valer la pena. Ne fa le spese chi nasce e non lo conosce, 'che non gli viene insegnato a cercarlo nei posti giusti, e si perde nella sua ricerca, perde la vertigine che ti sconquassa quando impari a dialogare con esso, la soddisfazione di aver sentito oltremodo, altre il tuo stesso limite... perchè l' Amore è in tutto, è tutto, è il tutto che giustifica la Vita.
...ecco, in qualche modo ho voluto mantener la parola data.
6 commenti:
L'amore è tutto,l'hai letto sul mio blog...
Ho scoperto che sei una"pesciolina" come me!
ciao
una volta..sull'argomento "amore" ho incontrato un testo di Jiddu Krishnamurti..te ne riporto un pezzo estrapolato...
L'amore non è un prodotto del pensiero che è il passato. Il pensiero non può assolutamente coltivare l'amore. L'amore non è limitato o intrappolato dalla gelosia poiché la gelosia appartiene al passato. L'amore è sempre attivo presente. Non è "Amerò" oppure "Ho amato".
Se conoscete l'amore non seguirete nessuno, l'amore non obbedisce. Quando amate non c'è rispetto, né irriverenza. Non sapete cosa realmente vuol dire amare qualcuno - amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere interferire con quello che l'altro fa o pensa, senza condannare, senza far paragoni - non sapete cosa vuol dire?
Dove c'è amore c'è paragone? Quando amate qualcuno con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutto il corpo con tutto il vostro essere c'è paragone? Quando vi abbandonate completamente a quell'amore allora non c'è l'altro. Forse che l'amore ha delle responsabilità e dei doveri e ne fa uso?
Quando fate qualcosa al di fuori del dovere, c'è amore? Nel dovere non c'è amore. La struttura del dovere in cui l'essere umano è intrappolato lo va distruggendo.
Finché sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere non amerete quello che fate. Quando c'è amore non c'è dovere o responsabilità. (.) Se ci fate caso potete vedere che tutto ciò accade dentro di voi, potete vederlo con pienezza, completamente, in uno sguardo, senza sprecare tempo a farci su delle analisi. Potete vedere in un momento l'intera struttura e natura di questa piccola cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione - tutte queste brutture sono dentro di voi.
Quando ve ne renderete conto con il cuore, non con la mente, quando ve ne renderete conto dal più profondo del cuore, allora avrete la chiave che potrà mettere fine al dolore. (...)
Quando chiedete cos'è l'amore, potreste essere troppo spaventati per vedere la risposta. Essa potrebbe significare un cambiamento radicale; potrebbe frantumare la famiglia; potreste scoprire di non amare vostra moglie, o vostro marito, o i vostri bambini - no? - potreste dover distruggere la casa che avete costruito, potreste non tornare più al tempio.
Ma se volete ancora scoprirlo, vedrete che la paura non è amore, che dipendere non è amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono amore, l'autocommiserazione non è amore, l'angoscia di non essere amato non è amore, amore non è l'opposto di odio più di quanto umiltà non sia l'opposto di vanità. (.)
E così siamo arrivati al punto: può la mente incontrare l'amore senza bisogno di disciplina, pensiero, sforzo, senza alcun libro o maestro o guida - incontrarlo come si incontra un bel tramonto? (...)
Una mente che ricerca non è una mente appassionata e incontrare l'amore senza cercare è l'unico modo per trovarlo - incontrarlo ignari, e non come risultato di uno sforzo o di una esperienza. Questo amore, scoprirete non appartiene al tempo; questo amore è sia personale che impersonale, appartiene sia ad uno che a molti.
Come per un fiore profumato che voi potete odorare o trascurare. (...)
ancora ..ogni volta che lo rileggo ...mi sembra che qualcosa mi sfugga ...
parlare dell'amore è come parlare del cielo si vede ma non lo si potra' mai toccare
@Stella: sì, "pesciolina"... grazie di esser passata.
@Janas: ti ringrazio, queste che mi riporti sono belle parole su cui soffermarsi per riflettere... e se ti sembra che ti sfugga qualcosa, io penso che sia perchè, come scrive Dubbafetta, è l'amore stesso vasto e inpalpabile...come un alito di vento: ti tocca, ti fà tremare e fugge via.
@Dubba: come sopra! ^_^ Hai proprio ragione, ed è per questo che non ci stanchiamo mai di ammirarlo e cantarlo
Solitamente non commento questo genere di post, che tratta temi così elevati o delicati che mi mettono un po' in difficoltà... Però questo passaggio mi ha fatto riflettere:
"sopprimendolo se non ricambiato"
E' una cosa molto triste ma che purtroppo ogni tanto capita (e qui mi fermo).
Ciao
Gica: grazie dello "sforzo", l'apprezzo!
un bacio.
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